Con l’approvazione dell’ultima Legge di Bilancio è stato confermato per tutto il 2025 il l’incentivo sulle ristrutturazioni del 50% per gli interventi di ristrutturazione. La detrazione è limitata alle prime case, con un tetto di spesa massimo di 96.000 euro ripartito in 10 rate annuali di pari importo. Per le seconde case, dal 2025, l’incentivo ristrutturazione tornerà alla sua versione standard con aliquota ridotta al 36% e un tetto di spesa di 48.000 euro.
L’agevolazione fiscale sugli interventi di recupero del patrimonio edilizio è disciplinata dall’art.16-bis del DPR 917/86 TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi) e consiste in una detrazione IRPEF, da ripartire in 10 quote annuali di pari importo, del 50% delle spese sostenute, fino ad un ammontare complessivo non superiore a 96.000 euro.
La detrazione spetta anche per il soggetto (persona fisica) che acquista immobili ad uso abitativo facenti parte di edifici interamente soggetti ad interventi di restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia ai sensi dell’art. 3, comma 1, del DPR 380/2001 – lettere c) e d), eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare o da cooperative edilizie, che entro i 18 mesi dal termine lavori vendono o assegnano l’immobile.
Indipendentemente dal valore degli interventi eseguiti, il soggetto acquirente o assegnatario dell’immobile deve calcolare la detrazione su un importo forfettario, pari al 25% del prezzo di acquisto o di assegnazione dell’immobile, comprensivo d’IVA. Il beneficio del 50% può essere applicato su un importo massimo di 96.000 euro per gli acquisti effettuati tra il 26 giugno 2012 e il 31 dicembre 2025
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